Balaam quindi si levò la mattina, sellò la sua asina, e se ne andò coi principi di Moab.
L’asina, vedendo l’angelo dell’Eterno che stava sulla strada con la sua spada sguainata in mano, uscì di via e cominciava ad andare per i campi. Balaam percosse l’asina per rimetterla sulla strada.
Allora l’Eterno aprì la bocca all’asina, che disse a Balaam: «Che t’ho io fatto che tu mi percuoti già per la terza volta?»
L’asina disse a Balaam: «Non son io la tua asina che hai sempre cavalcata fino a quest’oggi? Sono io solita farti così?» Ed egli rispose: «No».
Allora l’Eterno aprì gli occhi a Balaam, ed egli vide l’angelo dell’Eterno che stava sulla strada, con la sua spada sguainata. Balaam s’inchinò e si prostrò con la faccia in terra.