Or il re con la sua gente si mosse verso Gerusalemme contro i Gebusei, che abitavano quel paese. Questi dissero a Davide: «Tu non entrerai qua; giacché i ciechi e gli zoppi te ne respingeranno!»; volendo dire: «Davide non c’entrerà mai».
Ma Davide prese la fortezza di Sion, che è la città di Davide.
E Davide disse in quel giorno: «Chiunque batterà i Gebusei giungendo fino al canale, e respingerà gli zoppi ed i ciechi che sono odiati da Davide…» Donde il detto: «Il cieco e lo zoppo non entreranno nella Casa».
E Davide abitò nella fortezza e la chiamò «la città di Davide»; e vi fece attorno delle costruzioni cominciando da Millo, e nell’interno.
Davide andava diventando sempre più grande, e l’Eterno, l’Iddio degli eserciti, era con lui.
I figliuoli di Beniamino non cacciarono i Gebusei che abitavano Gerusalemme; e i Gebusei hanno abitato coi figliuoli di Beniamino in Gerusalemme fino al dì d’oggi.
Allora i figliuoli d’Israele gridarono all’Eterno, dicendo: «Abbiam peccato contro di te, perché abbiamo abbandonato il nostro Dio, e abbiam servito agl’idoli Baal».