Saul seppe che Davide e gli uomini ch’eran con lui erano stati scoperti. Saul si trovava allora a Ghibea, seduto sotto la tamerice, ch’è sull’altura; aveva in mano la lancia, e tutti i suoi servi gli stavano attorno.
E fecero cordoglio e piansero e digiunarono fino a sera, a motivo di Saul, di Gionathan, suo figliuolo, del popolo dell’Eterno e della casa d’Israele, perché eran caduti per la spada.
E Davide andò a prendere le ossa di Saul e quelle di Gionathan suo figliuolo presso gli abitanti di Jabes di Galaad, i quali le avean portate via dalla piazza di Beth-Shan, dove i Filistei aveano appesi i cadaveri quando aveano sconfitto Saul sul Ghilboa.
Egli riportò di là le ossa di Saul e quelle di Gionathan suo figliuolo; e anche le ossa di quelli ch’erano stati impiccati furono raccolte.
E le ossa di Saul e di Gionathan suo figliuolo furon sepolte nel paese di Beniamino, a Tsela, nel sepolcro di Kis, padre di Saul; e fu fatto tutto quello che il re avea ordinato. Dopo questo, Iddio fu placato verso il paese.