E Debora disse a Barak: «Lèvati, perché questo è il giorno in cui l’Eterno ha dato Sisera nelle tue mani. L’Eterno non va egli dinanzi a te?» Allora Barak scese dal monte Tabor, seguito da diecimila uomini.
e gli disse: «Non temere, poiché Saul, mio padre, non riuscirà a metterti le mani addosso: tu regnerai sopra Israele, e io sarò il secondo dopo di te; e ben lo sa anche Saul mio padre».
Deh, perdona il fallo della tua serva; poiché per certo l’Eterno renderà stabile la casa del mio signore, giacché il mio signore combatte le battaglie dell’Eterno, e in tutto il tempo della tua vita non s’è trovata malvagità in te.
E se mai sorgesse alcuno a perseguitarti e ad attentare alla tua vita, l’anima del mio signore sarà custodita nello scrigno della vita presso l’Eterno, ch’è il tuo Dio; ma l’anima de’ tuoi nemici l’Eterno la lancerà via, come dalla rete d’una frombola.
E quando l’Eterno avrà fatto al mio signore tutto il bene che t’ha promesso e t’avrà stabilito come capo sopra Israele,
Allora Abishai disse a Davide: «Oggi Iddio t’ha messo il tuo nemico nelle mani; or lascia, ti prego, ch’io lo colpisca con la lancia e lo inchiodi in terra con un sol colpo; e non ci sarà bisogno d’un secondo».