Atti degli apostoli 15:19
Atti degli apostoli 15:20
Atti degli apostoli 15:29
Per la qual cosa io giudico che non si dia molestia a quelli dei Gentili che si convertono a Dio;
ma che si scriva loro di astenersi dalle cose contaminate nei sacrifici agl’idoli, dalla fornicazione, dalle cose soffocate, e dal sangue.
cioè: che v’asteniate dalle cose sacrificate agl’idoli, dal sangue, dalle cose soffocate, e dalla fornicazione; dalle quali cose ben farete a guardarvi. State sani.
Colui che mangia di tutto, non sprezzi colui che non mangia di tutto; e colui che non mangia di tutto, non giudichi colui che mangia di tutto: perché Dio l’ha accolto.
Poiché a questo fine Cristo è morto ed è tornato in vita: per essere il Signore e de’ morti e de’ viventi.
Or noi che siam forti, dobbiam sopportare le debolezze de’ deboli e non compiacere a noi stessi.
Ciascuno di noi compiaccia al prossimo nel bene, a scopo di edificazione.
Poiché anche Cristo non compiacque a se stesso; ma com’è scritto: Gli oltraggi di quelli che ti oltraggiano son caduti sopra di me.
Ora, fratelli miei, sono io pure persuaso, a riguardo vostro, che anche voi siete ripieni di bontà, ricolmi d’ogni conoscenza, capaci anche d’ammonirvi a vicenda.
Quanto dunque al mangiar delle carni sacrificate agl’idoli, noi sappiamo che l’idolo non è nulla nel mondo, e che non c’è alcun Dio fuori d’un solo.
La carità è paziente, è benigna; la carità non invidia; la carità non si vanta, non si gonfia,